In questo inferno tutto brucia
tra l’ipocrisia e la superficialità,
in nome di un apparente quietudine
tutto tace e si seppellisce ogni verità.
I Sovrani frodano la plebe
Roma è governata dalle belve.
Un misero pietismo si respira
la Domenica,
ormai si è perda di un lassismo
che degenera.
Tutti t’invochiamo
nessuno ti ascolta!
Non ti poniamo
una domanda
che già ci illudiamo
di avere la risposta.
Ci vuole più sensibilità,
affinché dopo il diluvio
risplenda l’arcobaleno.
Cingiamoci i fianchi di sincerità
e alla stazione del tempo
proseguirà il nostro treno.
Convivi con il dolore
ogni giorno
sei stanco di vivere,
di avere persone intorno.
Regno di sciacalli
e malfattori
hanno ridotto questo mondo
ad un covo di roditori.
Guardo il cielo per chiederti
quando è che porrai fine a questo scempio?!
Si fa fatica a restare in piedi
ed io più vado avanti e più mi perdo!
L’amore è un illusione che ci inganna
senza la quale non c’è vita in noi,
la poesia è un arte che non stanca
più la la ami e più la vuoi.
La follia dura poco
la passione anche in eterno,
l’invidia ti rode dentro.
Se insegui il Paradiso
non ti troverai all’Inferno.